Roma Welfair

05 - 06 - 07 NOVEMBRE 2024

Programma 2024

7 novembre 2024
10:00-12:00
Spazio 3
SostenibilitĂ  finanziaria

HFM: Tecnologie intelligenti, pratiche ecologiche ed approcci sostenibili per le aziende sanitarie

Per hospital facility management, si intende la gestione di strutture sanitarie. Il termine “Healthcare” abbraccia tutte le strutture che offrono alla società un servizio legato all’assistenza e alla salute della persona: ospedali, cliniche, centri chirurgici, centri fisioterapici, centri di lunga degenza, etc.

Il management di queste strutture include la manutenzione e l’amministrazione di ogni elemento dell’infrastruttura, è chiaro quindi che trattandosi di strutture in cui ci si prende cura della salute delle persone la loro manutenzione e gestione è tanto importante quanto delicata. La gestione di una struttura sanitaria è particolarmente delicata perché si tratta di gestire le funzionalità, la sicurezza, la manutenzione di tutte le parti di una struttura che si occupa della salute delle persone e deve garantire che mantenga, per tutto il suo ciclo di vita, le stesse funzionalità con cui è stato progettato. Cosa non semplice vista l’età media dei nostri ospedali. Moltissimi sono gli ambiti di applicazione ma sono sette le funzioni fondamentali che di certo non devono mancare nella pianificazione di un HFM: Gestire le operazioni quotidiane (Managing Day-To-Day Operations); Garantire le certificazioni e la conformità (Ensuring Certification and Compliance); Mantenere un ambiente di alta qualità (Maintaining a High-Quality Care Environment); Gestire i progetti e gli interventi (Construction Project Management); Garantire la sicurezza (Ensuring Security); Manutenzione preventiva (Preventive Maintenance); Gestire l’energia (Energy Management. L’Hospital Facility Management ha costituito, nell’evoluzione del Sistema Sanitario degli ultimi decenni, il tentativo di impiegare strumenti di semplificazione, oggettivazione e razionalizzazione delle scelte, in forma integrata e sistemica oltre che multidisciplinare. Non è stato però impiegato sempre in modo corretto o funzionale, non riuscendo in molte realtà assistenziali sanitarie italiane ad adeguarsi alle esigenze di una sempre maggiore complessità tecnologica (assistenziale, diagnostica, strumentale, terapeutica, ecc), a fronte di una richiesta di flessibilità, adattabilità a nuovi modelli, resilienza dei sistemi, integrazione fra i vari livelli e minor impatto socio-economico. Spesso le aziende pubbliche non ne hanno intuito, focalizzato o compreso il significato o l’utilità, specialmente nel senso dell’attenzione completa alla persona (di cui molto si ha necessità in Sanità), in una prospettiva di attenzione globale ai suoi bisogni e necessità, confinandolo nei servizi “no-core” delle strutture sanitarie mentre molto dovrebbe essere fatto nella gestione integrata di edifici, impianti e tecnologie, nel supporto alle decisioni per la qualità, per le tecnologie da adottare e per il supporto alla governance dei percorsi assistenziali integrati tra ospedale e territorio ricomprendendo servizi come la logistica del farmaco fino al domicilio del paziente cronico o fragile. Tutto ciò sempre in un’ottica integrata, sistemica e multidisciplinare.

Coordinato da
Gian Carlo
Piccoli
Amministratore Unico Pegaso Ingegneria
Relatori
Fabio
Garofalo
Direttore Generale Aerocom
Daniele
Cavarischia
Energy Manager Esperto per la Gestione dell'Energia - settore civile Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
Giovanna
Perino
Responsabile Area Salute e sviluppo del sistema sanitario IRES Piemonte
Ivo
Allegro
Vicepresidente dell'Unione degli Industriali di Napoli – Gruppo Piccola Industria
Andrea
Minarini
Presidente della SocietĂ  Italiana dei Gestori del Rischio in SanitĂ  (SIGeRIS)