Il riconoscimento della figura del flebologo: quali possibilitĂ ? La Formazione del flebologo: quali strategie? Linee guida e buone pratiche in flebologia
Coordinamento di AFI (Associazione Flebologica Italiana) e di SIF (SocietĂ Italiana Flebologia)
La specialitĂ può beneficiare di una âriformaâ sistemica che metta ordine nei diversi livelli. Il primo ambito riguarda la formazione: è arrivato il momento di una Scuola di SpecialitĂ ? Come armonizzare i diversi master universitari e corsi delle societĂ scientifiche accreditate? Possono fungere queste ultime da enti di accreditamento che rafforzino il riconoscimento del flebologo?
Quale differenza esiste tra protocolli di buona pratica clinica e linea guida e chi redige le une e le altre? Infine, dalla parte del paziente: come creare una sinergia tra pazienti, aziende produttrici, terapeuti e istituzioni.
Temi:
Delineare la formazione e lâattivitĂ del flebologo come una specialitĂ a sĂŠ stante;
Delineare gli ambiti di competenza;
Coinvolgere stakeholder Istituzionali e Imprenditoriali nella gestione della patologia venosa, ad elevata prevalenza nella popolazione generale.
In collaborazione con:
Coordinato da
Maurizio
Ronconi
Direttore. S.C. Chirurgia Generale ASST Spedali Civili di Brescia - Prof. a. c. Scuola SpecialitĂ in Chirurgia Generale UniversitĂ degli Studi di Brescia â Presidente AFI
Roberto
Di Mitri
Direttore Scientifico e Ufficio di Direzione Sanitaria Casa di Cura San Rossore Pisa - Presidente SIF