Programma 2024
Nel 2023 la speranza di vita è pari a 83,1 anni ed è la quarta più alta nell’area OCSE. Tuttavia gli indicatori di salute all’età di 65 anni sono peggiori di quelli in altri paesi OCSE e l’aspettativa di vita in buona salute all’età di 65 anni in Italia è tra le più basse nei paesi OCSE, con 7 anni senza disabilità per le donne e circa 8 anni per gli uomini.
Al contempo, l’offerta di assistenza di lungo termine agli anziani è inferiore rispetto alla maggior parte dei paesi OCSE.
La percentuale media a livello nazionale di ultrasessantacinquenni è del 22%, con punte del 28,2% nella Regione Liguria. A tale assetto demografico corrisponde l’aumento delle patologie croniche.
In Italia le persone disabili (disabilità: limitazione o perdita della capacità di effettuare una attività nel modo o nei limiti considerati normali per un essere umano) sono 7,6 milioni (13% della popolazione) dei quali 4,2 milioni sono over 65. Inoltre in Italia ci sono 2,8 milioni di anziani fragili (fragilità: persona che tende ad aggravamento, a maggiori complicanze, a scompensi multipli a cascata, a frequenti ricoveri ospedalieri e a maggior rischio di morte o di disabilità).
Queste percentuali tenderanno ad aumentare almeno fino al 2050, come affrontare il problema della compossibilità economica attraverso l’organizzazione supportata dalle tecnologie visto che già oggi queste persone drenano circa l’80% della spesa sanitaria?
Se ne discute con coloro che si occupano della infrastruttura centrale e dell’armonizzazione delle procedure; segue, in relazione all’importanza della portabilità dei dispositivi con coloro che si occupano della loro approvazione in sicurezza e del loro inserimento nel processo; infine nell’ultima parte, con coloro che dovranno sia utilizzarli sia con coloro che potrebbero rendere socialmente sostenibile l’assistenza domiciliare.