Programma 2024
Non si può parlare di salute di genere, nĂŠ sanare lâesclusione o la violenza sulle donne se non si lavora per risolvere il gender gap: la radice della discriminazione. Oggigiorno, in sanitĂ 7 operatori sanitari su 10 sono donne, ma meno di 3 su 10 occupano una posizione di leadership.
Quando per la scelta al vertice viene fatta dal basso, si tende allâequilibrio tra i generi. Quando la decisione cala dallâalto, la presenza femminile crolla decisamente. Non è, ovviamente, solo un tema di paritĂ . Ă un tema di inclusione, diritto alle cure e, anche, di sicurezza sul luogo di lavoro. Ă un tema che interessa tutti e tutte perchĂŠ non si può puntare ad una sanitĂ umano-centrica, inclusiva e declinata sulle diverse esigenze dei singoli se non si risolve, attraverso la paritĂ di genere, la piĂš vistosa e diffusa delle disparitĂ . Fortunatamente, gli strumenti per affrontare il gender gap esistono giĂ , a partire dal bilancio e dalla certificazione di genere; strumenti che, âobbligandoâ a pensare in termini di paritĂ di genere, mettono in moto il processo di cambiamento. Quali sono, perciò, le principali malattie di genere maschile e femminile? Che relazione esiste tra uguaglianza e cura. Come portare avanti la sensibilizzazione sul rapporto tra equitĂ lavorativa, sociale e sanitaria? Lâincontro tra i vertici sanitari e le protagoniste della ricerca, della governance e dellâadvocacy femminile per seminare una sanitĂ piĂš paritaria e, quindi, piĂš inclusiva, sicura e attenta alle differenze.
I punti affrontati:
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