Programma 2024
Il Servizio sanitario deve cambiare se vuole salvaguardare i propri valori originali. La realtà nella quale opera è radicalmente diversa rispetto a quando fu fondato oltre 40 anni fa.
Il successo nella gestione delle cronicità e nelle cure, unita alla diminuzione delle nuove nascite, ha reso il nostro Paese uno dei più “vecchi” al mondo, con una quota di ultrasessantacinquenni che, secondo le previsioni ISTAT, nel 2050 sarà pari al 35% della popolazione.
Già ora l’80% delle risorse è destinato al 25% della popolazione. Non è sostenibile sul lungo periodo.
Il concetto di prevenzione obbligatoria prevede una responsabilità, da parte delle ASL, di predisporre screening regolari per le principali malattie croniche ed oncologiche e, da parte del cittadino, di sottoporsi con regolarità ai controlli proposti.
L’idea di Servizio Socio-Sanitario Nazionale nasce dalla constatazione che salute e inclusione sociale sono sempre più una funzione dell’altra ed è opportuno intrecciare una relazione proattiva con Enti locali e Terzo Settore per rispondere ai nuovi bisogni di assistenza.
Entrambe questi piani richiedono risorse che possono essere trovate (quasi) esclusivamente all’interno del SSN stesso. Come?
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