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Programma 2024

6 novembre 2024
11:30-13:00
Teatro della Salute

Le pandemie “non trasmissibili” del III Millennio

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lo stile di vita si identifica nel modo di vivere di una persona, impostato secondo modelli dinamici di comportamento ben codificati che sono il risultato dell’interazione tra le caratteristiche di un individuo e l’insieme di fattori socio-economici e l’ambiente in cui vive. Pertanto, lo stile di vita è il risultato di una serie di scelte autonome orientate a mantenere il proprio stato fisico, mentale e spirituale e, quindi, un livello ottimale di qualità della vita stessa.

In tale contesto, le evidenze scientifiche accumulatesi negli ultimi decenni indicano che comportamenti associati a stili di vita non salutari, quali la sedentarietà o il sovrappeso, insieme a un ridotto consumo di frutta e verdura da soli possono scatenare o aggravare malattie cardiovascolari, diabete mellito, obesità, sindrome metabolica, malattie neurodegenerative e cancro, contribuendo così ogni anno a ridurre drasticamente l’aspettativa di vita di milioni di persone in tutti i paesi. A queste, in epoca relativamente recente, si è aggiunto anche il lipedema. Parliamo delle pandemie silenti, “non trasmissibili” in modo convenzionale (ossia attraverso un vettore infettivo) ma attraverso un comportamento o un atteggiamento non salutare. La buona notizia è che oltre il 70% delle principali cause di mortalità, associate proprio a quelle malattie, può essere prevenuto semplicemente migliorando il proprio stile di vita. Inoltre, interventi di natura “ambientale”, quali la semplice restrizione calorica (mangiare poco), l’esercizio fisico (muoversi), smettere di fumare, una ridotta esposizione ad inquinanti (fisici, chimici o biologici), attraverso adattamenti “epigenetici” possono modulare la trascrizione del DNA e, quindi, l’espressione dei geni, agendo così favorevolmente anche sul restante 30% delle cause di morte tradizionalmente attribuite all’assetto “genotipico” di un individuo. Su questa base, il professore Eugenio Luigi Iorio ha istituito nel 2014 l’Università Popolare di Medicina degli Stili di Vita, i cui pilastri sono l’alimentazione, l’esercizio fisico, la spiritualità in senso lato e l’integrazione nel tessuto sociale/contesto naturale. L’Università ha sede in uno dei luoghi più antichi e suggestivi dell’Italia meridionale, nel palazzo De Dominicis-Ricci di Ascea, un tempo Elea (antica Magna Grecia) dove nacque e operò il filosofo e medico naturalista Parmenide (scuola eleatica), in quella provincia di Salerno, dove si sviluppò la più antica Scuola Medica Europea (Schola Medica Salerni) e, più recentemente, ha preso forma un pezzo della Dieta Mediterranea. Studi condotti presso  l’Università Popolare di Medicina degli Stili di Vita suggeriscono che uno dei principali determinanti delle pandemie “non trasmissibili” del III Millennio è un’alterazione del sistema redox, un complesso sistema biochimico ubiquitario, che sfrutta lo scambio di singoli elettroni per gestire risposte adattative di natura fisica, chimica o biologica. Una delle grandi sfide della moderna medicina degli stili di vita è modulare il sistema redox e prevenire lo stress ossidativo, un fattore emergente di rischio per la salute, evidenziabile solo attraverso specifiche analisi di laboratorio, purtroppo non sempre disponibili sul territorio.

Relatori
Carlo
Catalano
Tenente Generale Medico, Ispettore Generale della Sanità Militare
Sandro
Michelini
Socio fondatore, Presidente e Legale Rappresentante Associazione Internazionale LWA - Lipedema World Alliance presidente ITALF - Italian Lymphoedema Framework
Elettra
Fiengo
Fisioterapista specializzata nel trattamento del lipedema
Valeria
Giordano
Socia fondatrice, presidente e legale rappresentante LIO Lipedema Italia APS/ETS - Associazione Italiana Lipedema; Segretario generale LWA - Lipedema World Alliance
Daniela
Nuti Ignatiuk
Biohacker LongAge Expert, Advisor in Functional Medicine, Life Coach, Master Trainer Certification Waff - CEO DNA22
Andrea
Sbarbati
Professore ordinario di Anatomia Umana, Dipartimento di neuroscienze, biomedicina e movimento - Università di Verona
Karin B.
Michels
(UCLA), PhD, Biostatistics, University of Cambridge, UK; ScD, Epidemiology, Harvard University, Boston, MA, MPH, Harvard University, Boston, MA; MS, Medical Statistics, London School of Hygiene & Tropical Medicine, London, UK; MS, Epidemiology, Columbia University, New York, NY; BS Equivalent, University of Freiburg Medical School, Freiburg, Germany
Eugenio Luigi
Iorio
Medico Chirurgo, Specialista in Biochimica e Chimica Clinica Dottore di Ricerca in Scienze Biochimiche. Presidente dell'Osservatorio internazionale dello Stress Ossidativo e dell'Università Popolare Medicina degli Stili di Vita - Lifestyle Medicine. Docente di Scienze della Salute presso l’Università Federale di Uberlândia (Stato di Minas Gerais, Brasile), e Academic Advisor del Tokyo Redox Center (Tokyo, Giappone)
Giovanni
Scapagnini
Medico chirurgo, Dottore di Ricerca in Neurobiologia, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica, Scienze tecniche dietetiche applicate, Dipartimento di Medicina e Scienze per la Salute Università degli Studi del Molise, Campobasso. Già Assistant Professor presso il Blanchette Rockefeller Neurosciences Institute, Rockville, e presso l’Istituto di Scienze Neurologiche, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha anche lavorato come Visiting Scientist presso il NINDS, National Institute of Health, Bethesda, MD, e presso il Northwick Park Institute for Medical Research, Harrow, UK