Roma Welfair

Programma 2024

5 novembre 2024
17:15-18:30
Teatro della Salute

Update on scientific approach to Healthy aging

A cura del Prof. Salvatore Di Somma, Docente di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza dell’Università La Sapienza di Roma, Visiting Professor Università di San Diego California (USA), Expert Professor Università di Lund (Svezia), ideatore e coordinatore del progetto CIAO

La ricerca del “segreto” della longevità di tutto il Cilento è oggetto dello studio  “Ciao” (“C.ilento I.nitiative on A.ging O.utcomes ”), un progetto che coinvolge le Università di San Diego California USA, La Sapienza di Roma, Lund di Malmoe Svezia, Waltraut Bergmann Stiftung di Berlino e il Great Italy (Global Research on Acute Conditions team) .Tale ricerca è stata approvata dal comitato Etico dell’ASL di Salerno nel 2015 ed è tuttora in corso.

La concentrazione nel Cilento di anziani in ottima forma fisica ha fatto nascere l’idea di condurre uno studio per capire fino a che punto i fattori ambientali e lo stile di vita influenzino in meglio la salute di una persona.

I risultati, basati sulle visite effettuate a domicilio da parte di diverse unitĂ  di specialisti medici (Cardiologi, Geriatri, Psicologi, Nutrizionisti, Neurologi e Laboratoristi) sugli ultranovantenni che vivono nel Cilento, hanno dimostrato che i Centenari di questa bellissima regione del Sud Italia sono biologicamente molto piĂš giovani che altrove.

Malattie molto frequenti nell’anziano come l’infarto miocardico o il tumore sono rarissimi, la demenza senile, in particolare l’ Alzheimer, è praticamente sconosciuta e nessuno ha mai avuto un problema di depressione o di ansia

In una prima fase è stata analizzata la salute degli anziani sulla base di un protocollo medico che prevedeva analisi del sangue, esame neurologico, cardiovascolare e altri controlli. Tutte le valutazioni dello studio pilota sono state condotte direttamente a casa di 28 anziani con un’età superiore ai 91 anni e su 50 coabitanti di età compresa tra 50 e 70 anni. Da una indagine preliminare, con i medici di famiglia locali su circa 18.000 soggetti, è emerso che nella regione tra Paestum e Palinuro, che nell’interno confina con la Basilicata, vivono più di 400 persone con più di cento anni, tutte in buona salute. Sono tutti soggetti di statura ridotta, magri, con un’ottima acuità visiva, che non conoscono l’Alzheimer o altre forme di decadimento cognitivo. Hanno la capacità di interloquire in un discorso come un 50-60enne, tanta è la loro prontezza di spirito. Hanno anche essi il diabete o colesterolo alto e magari soffrono di ipertensione arteriosa, ma questo non si traduce mai in uno scompenso cardiaco manifesto.

Difficile parlare di fortuna quando queste caratteristiche di salute si presentano simili su una cosÏ vasta popolazione. Si tratta dunque, oltre che di fattori genetici, anche di una serie di condizioni ambientali, di alimentazione di un certo tipo (dieta mediterranea), di attività fisica che creano una sinergia favorevole al mantenimento della buona salute fino a tarda età. Inoltre il profilo psicologico di tali longevi del Cilento è del tutto particolare: essi credono fortemente nella loro terra, nelle loro famiglie e nella religione.

Per confermare tali risultati è stata avviata una seconda fase dello studio, su un numero maggiore di abitanti del Cilento, anche in confronto a soggetti che vivono al nord Europa (Svezia) per verificarne le eventuali differenze biologiche che rendono gli anziani del Cilento cosÏ longevi e in cosÏ eccellente stato di salute fisico e mentale.

Lo stile di vita e il rischio di malattia possono essere diversi nelle parti piĂš giovani della popolazione rispetto a quelle piĂš anziane. Per questo motivo, abbiamo deciso di effettuare un confronto epidemiologico dei fattori di rischio e della prevalenza della malattia tra un campione di Cilento di mezza etĂ  selezionato a caso (di etĂ  compresa tra 50 e 67 anni) e un campione analogo basato sulla popolazione di un centro urbano proveniente dalla terza cittĂ  piĂš grande della Svezia, MalmĂś.

Precedentemente, negli studi MalmĂś Diet e Cancer Study, abbiamo riscontrato che un biomarcatore circolante nel sangue l’adrenomedullina (ADM) è il piĂš sensibile indicatore di eventi cardiovascolari (CVD) futuri. Abbiamo confrontato i valori di ADM risultati dello studio degli abitanti di mezza etĂ  di Malmo (MOS) e quelli dello Studio Pilato CIAO (che conteneva inoltre anche centenari). Sorprendentemente, i centenari del Cilento avevano tutti livelli normali di ADM con concentrazioni simili a quelli dei soggetti di mezza etĂ  di MalmĂś, dimostrando un invecchiamento vascolare notevolmente piĂš lento nel Cilento rispetto a MalmĂś.

Abbiamo quindi deciso di confrontare 1.000 soggetti di MalmĂś con 1.000 soggetti del Cilento per valutare le differenze esistenti su abitudini di vita, fattori di rischio cardiovascolare e di cancro attraverso lo studio di Microbioma, Metaboliti e biomarcatori circolanti

In questo confronto tra popolazioni di età compresa tra 50 e 67 anni abbiamo dimostrato che nonostante i fattori di rischio cardiovascolare nei soggetti del Cilento fossero piÚ presenti rispetto ai pari età della Svezia gli eventi cardiovascolari ed il cancro erano meno frequenti nei cilentani rispetto agli Svedesi suggerendo un fattore di protezione presente nei primi .

Nella fase ultima dello studio CIAO nel settembre 2021  abbiamo poi verificato se spostare gli abitanti di mezza etĂ  della Svezia nel Cilento per 1 settimana portasse ad un cambiamento dei metaboliti plasmatici e della composizione batterica dell’intestino, che differiscono tra MalmĂś e Cilento e che predice la malattia cardiometabolica e la durata della vita in MDC / MPP. In pratica, ciascuno dei partecipanti ha vissuto ed ha mangiato alla Cilentana.

I risultati preliminari di tale parte dello studio hanno dimostrato che in tutti i 60 soggetti svedesi partecipanti allo studio si è ottenuto dopo una settimana di vita in Cilento un miglioramento di tutti i metaboliti di protezione degli eventi cardiovascolari ed un miglioramento delle funzioni vascolari ed endoteliali che verosimilmente sono la base del segreto dell’invecchiamento in salute degli abitanti del Cilento.

Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per identificare il “fattore X” (in particolare gli elementi nutrizionali) che hanno reso possibile questi risultati anche se il candidato numero uno sembrerebbe essere l’olio extravergine di oliva del Cilento.

 

In cooperation with Great Health Science and Wacem 2024

CHAIRS: David Brenner (USA) – Giovanni Scapagnini(Italy)

Tatiana Kisseleva (USA) – State of the art: Genetics and Epigenetic of Longevity
Eugenio Luigi Iorio (Brasil) – The Role of Redox in system in successful aging
Salvatore Di Somma (USA) – Cilento iniziative on aging outcomes study
Giovanni Scapagnini (Italy)

Coordinato da
Giovanni
Scapagnini
Medico chirurgo, Dottore di Ricerca in Neurobiologia, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica, Scienze tecniche dietetiche applicate, Dipartimento di Medicina e Scienze per la Salute Università degli Studi del Molise, Campobasso. Già Assistant Professor presso il Blanchette Rockefeller Neurosciences Institute, Rockville, e presso l’Istituto di Scienze Neurologiche, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha anche lavorato come Visiting Scientist presso il NINDS, National Institute of Health, Bethesda, MD, e presso il Northwick Park Institute for Medical Research, Harrow, UK
David
Brenner
Relatori
Salvatore
Di Somma
Eugenio Luigi
Iorio
Medico Chirurgo, Specialista in Biochimica e Chimica Clinica Dottore di Ricerca in Scienze Biochimiche. Presidente dell'Osservatorio internazionale dello Stress Ossidativo e dell'Università Popolare Medicina degli Stili di Vita - Lifestyle Medicine. Docente di Scienze della Salute presso l’Università Federale di Uberlândia (Stato di Minas Gerais, Brasile), e Academic Advisor del Tokyo Redox Center (Tokyo, Giappone)
Tatiana
Kisseleva
Giovanni
Scapagnini
Medico chirurgo, Dottore di Ricerca in Neurobiologia, Professore Ordinario di Nutrizione Clinica, Scienze tecniche dietetiche applicate, Dipartimento di Medicina e Scienze per la Salute Università degli Studi del Molise, Campobasso. Già Assistant Professor presso il Blanchette Rockefeller Neurosciences Institute, Rockville, e presso l’Istituto di Scienze Neurologiche, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ha anche lavorato come Visiting Scientist presso il NINDS, National Institute of Health, Bethesda, MD, e presso il Northwick Park Institute for Medical Research, Harrow, UK